L’edilizia è uno dei comparti più energivori e inquinanti e rappresenta, al contempo, uno dei più complessi. La realizzazione di edifici e strutture richiede il rispetto di standard rigorosi per garantire sicurezza e resistenza degli elementi. È per questo motivo che l’utilizzo di materiali per edilizia circolare, ovvero quelli che prevedono un utilizzo virtuoso dei rifiuti per edilizia in un’ottica di recupero e riuso, è diventato sempre più importante.

Nonostante l’importanza del tema, i materiali per edilizia circolare faticano ancora ad affermarsi definitivamente. Tuttavia, molte idee e progetti innovativi sono stati sviluppati e sono in fase di sperimentazione. In questo articolo, oltre alla classica soluzione di smaltimento e trasporto dei calcinacci che già conosciamo, vogliamo presentare tre soluzioni innovative che potrebbero rivoluzionare il mondo dei rifiuti per edilizia.

Pareti isolanti low-cost

La prima soluzione che vogliamo presentare viene dalla Washington State University, dove un team di ricercatori ha scelto di investire in un progetto che potesse risolvere un problema molto diffuso fra gli strati più poveri della popolazione, che non hanno le possibilità economiche per riqualificare energeticamente le proprie abitazioni e devono fare i conti con bollette molto care, senza considerare la questione ambientale.

La soluzione proposta dal team di ricercatori è quella di utilizzare i rifiuti per edilizia delle pareti isolanti low-cost, realizzate con materiali recuperati dal riciclo, come i contenitori in polistirolo usati per il trasporto di alimenti. Questi contenitori, una volta recuperati, vengono ridotti in scaglie che, unite tra loro e pressate, diventano un materiale isolante altamente performante. In questo modo, è possibile isolare le pareti delle abitazioni, riducendo notevolmente le dispersioni termiche e, di conseguenza, i consumi energetici.

L’utilizzo di questo tipo di pareti rifiuti per edilizia è un’ottima soluzione per chi vuole ridurre i consumi energetici della propria abitazione senza spendere cifre eccessive. Inoltre, l’utilizzo di materiali recuperati dal riciclo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale dell’edilizia.

Pareti in cartone

La stessa volontà di recuperare i rifiuti in edilizia per farne materiali per edilizia circolare è alla base dei pannelli decorativi e strutturali sviluppati dalla start-up MetaComb, fondata da Vsevolod Tsodokov. Tsodokov ha avuto l’intuizione di trasformare i quintali di cartone che finiscono in discarica in un business. Green, ovviamente.

I pannelli realizzati da MetaComb sono costituiti da strati di cartone incollati tra loro e trattati con resine naturali, che ne aumentano la resistenza e la durata. Questi pannelli possono essere utilizzati come pareti decorative o strutturali e, grazie alla loro leggerezza, sono ideali per la realizzazione di strutture mobili o temporanee. Inoltre, i pannelli in cartone di MetaComb sono altamente personalizzabili e possono essere realizzati in diverse forme e dimensioni, in base alle esigenze del progetto. Questa soluzione innovativa offre la possibilità di utilizzare un materiale di scarto per creare elementi d'arredo e di design, contribuendo così alla riduzione dell'impatto ambientale dell'edilizia.

Tuttavia, è importante sottolineare che i rifiuti per edilizia, pur rappresentando una soluzione virtuosa dal punto di vista ambientale, devono comunque rispettare standard rigorosi di sicurezza e resistenza, per garantire la durata e la stabilità delle strutture edilizie. Pertanto, la ricerca e lo sviluppo di questi materiali devono essere accompagnati da un'attenzione costante alla qualità e alla sicurezza dei prodotti.

Soluzione 3: Mattoni in plastiglomerati

Rifiuti per edilizia

L'ultima innovazione che vi presentiamo riguarda i mattoni in plastiglomerati, una soluzione che cerca di risolvere uno dei problemi ambientali più pressanti del nostro tempo, ovvero l'inquinamento causato dalla plastica.

L'idea di utilizzare la plastica come materiale da costruzione non è nuova, ma finora non ha avuto molto successo perché la plastica è un materiale difficile da lavorare e non è molto resistente. Tuttavia, i professori in architettura Meredith Miller e Thom Moran dell'Università del Michigan hanno sviluppato una nuova tecnologia che consente di creare mattoni in plastiglomerati molto resistenti e durevoli.

Il termine "plastiglomerato" è stato coniato dalla geologa canadese Patricia Corcoran, che durante una spedizione in una spiaggia hawaiana aveva notato la presenza di rocce che avevano inglobato frammenti di plastica. Questo fenomeno è uno degli effetti dell'inquinamento causato dalla plastica, che si accumula negli oceani e sulle spiagge formando questi conglomerati di plastica e materiale organico.

I professori Miller e Moran hanno preso spunto da questa osservazione e hanno sviluppato un processo che consente di creare mattoni in plastiglomerati utilizzando i rifiuti in edilizia di plastica come materia prima. Il processo prevede di fondere insieme i frammenti di plastica con altri materiali di scarto, come sabbia e roccia, creando così un materiale resistente e durevole.

I mattoni in plastiglomerati hanno molte proprietà interessanti, tra cui l'isolamento termico e acustico, la resistenza alle intemperie e agli agenti atmosferici, la leggerezza e la flessibilità. Inoltre, essendo realizzati con materiali di scarto, hanno un basso impatto ambientale e contribuiscono alla riduzione dei rifiuti di plastica.

Il progetto dei professori Miller e Moran ha già suscitato molto interesse e sta attirando l'attenzione di molti investitori e imprenditori del settore edilizio. In futuro, i mattoni in plastiglomerati potrebbero diventare una soluzione sempre più diffusa per la costruzione di edifici e strutture resistenti e durevoli, contribuendo al contempo alla riduzione dell'inquinamento da plastica.

Conclusioni

Come abbiamo visto, l'edilizia è uno dei comparti più energetici e inquinanti dell'economia, ma allo stesso tempo è anche uno dei più complessi e sfidanti. Per garantire la sicurezza e la resistenza di strutture ed elementi, è necessario rispettare standard rigorosi e utilizzare materiali di alta qualità.

I rifiuti in edilizia circolare rappresentano una soluzione interessante per ridurre l'impatto ambientale dell'edilizia e recuperare le risorse in un'ottica di recupero e riuso. Come abbiamo visto, esistono già diverse soluzioni innovative che utilizzano materiali di scarto, come le pareti isolanti low-cost, i pannelli in cartone di MetaComb e i mattoni in plastiglomerati, dimostrano come sia possibile recuperare e riutilizzare materiali di scarto per creare elementi edilizi sicuri, resistenti e dal design accattivante. Tuttavia, affinché questi materiali possano affermarsi definitivamente, è necessario continuare a investire nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative, che siano in grado di coniugare sostenibilità ambientale, sicurezza e resistenza.